Descrizione
KETODOL 25 mg + 200 mg compresse
Ketodol appartiene ad una categoria di farmaci detti FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei).
Ketodol contiene i principi attivi ketoprofene e sucralfato:
-il ketoprofene è contenuto nel nucleo centrale della compressa e possiede un’attività antidolorifica – antinfiammatoria;
-il sucralfato è contenuto nel rivestimento della compressa ed esercita un’attività protettiva della superficie interna dello stomaco (mucosa gastrica).
Prima si libera il sucralfato che protegge la mucosa gastrica e, subito dopo, il ketoprofene che svolge la sua attività antidolorifica e antinfiammatoria.
Composizione
Una compressa contiene:
Principi attivi: Nucleo: ketoprofene mg 25
Eccipienti: Nucleo: Lattosio, Carbossimetilamido, Povidone, Magnesio stearato.
Rivestimento: Amido di mais, Carbossimetilamido, Povidone, Talco, Magnesio stearato, Rosso cocciniglia(E120),Sucralfato mg 200
Controindicazioni
KETODOL è controindicato in pazienti con ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
KETODOL è controindicato in pazienti con una storia di reazioni di ipersensibilità come broncospasmo, attacchi asmatici, riniti, orticaria o nei quali sostanze con analogo meccanismo d’azione (per esempio acido acetilsalicilico o altri FANS) provocano altre reazioni di tipo allergico.
KETODOL è controindicato nei seguenti casi:
– grave insufficienza cardiaca
– ulcera peptica attiva o precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione
– storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale conseguenti a precedente terapia con FANS
– diatesi emorragica
– grave insufficienza epatica
– grave insufficienza renale
– in corso di terapia diuretica intensiva
– dispepsia cronica
– gastrite
– porfiria, leucopenia e piastrinopenia,
– cirrosi epatica
– non somministrare durante trattamenti antibiotici con tetracicline per evitare formazione di sali complessi con inattivazione dell’antibiotico stesso a contatto col sucralfato.
Gravidanza e allattamento
-Uso in gravidanza
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.
Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5 %.
Si è ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia.
Pertanto ketoprofene non deve essere somministrato durante il primo e secondo trimestre di gravidanza se non strettamente necessario.
Se ketoprofene è usato in donne che desiderano una gravidanza o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, il dosaggio deve essere mantenuto il più basso possibile per la durata di trattamento più breve possibile.
-Uso durante l’allattamento
Non sono disponibili dati sull’escrezione di ketoprofene nel latte materno.
KETODOL è controindicato durante l’allattamento.
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