Aprile non ti scoprire..

Aprile non ti scoprire..

Aprile è da sempre considerato il mese della rinascita della natura, nn mese che sa di “dolcezza” e di amore forse perché tra le varie ipotesi sull’etimologia del mese di aprile c’è quella che ne identifica l’origine dal greco aphròs, cioè la spuma da cui secondo la leggenda sarebbe nata Venere (Afrodite nella mitologia greca). E proprio alla dea dell’amore era dedicato il mese d’aprile.

Nell’antichità il mese di Aprile raccoglieva tre importanti festività: i Veneralia, legati al culto della dea dell’amore e della fertilità femminile; i Cerealia, in onore di Cerere, dea della fertilità della terra e della coltivazione dei campi; i Floralia, dedicati a Flora, divinità italica delle piante utili all’alimentazione, identificata, successivamente, come “dea della primavera”. Proprio per questo motivo, fin dall’antichità aprile era considerato il mese della rinascita e del risveglio della natura dopo il lungo letargo invernale.

Curiosità
– Aprile aveva solo 29 giorni, ma quando Giulio Cesare stabilì il calendario giuliano venne aggiunto il trentesimo giorno
– Aprile è il mese ideale per osservare le stelle cadenti. Tra il 16 e il 26 aprile di ogni anno si verifica la pioggia di meteoriti di Lyrida che nel 2022 sarà il 22 aprile. Lo sciame di Eta Aquaridi che può essere visto il 6 maggio 2022.

Sull’origine del nome del mese esiste anche un’altra teoria, secondo la quale il nome deriva dal latino aperire cioè aprire, schiudersi, per indicare il mese in cui si “schiudono” germogli e fiori.

Il famoso proverbio fa parte in realtà di una triade che comprende anche i due mesi successivi, Maggio e Giugno, e infatti si dice:

” Aprile non ti scoprire, Maggio adagio adagio, Giugno allarga il pugno “.

Proverbio di saggezza popolare creato, come tutti, per facilitare l’apprendimento da parte della maggior parte delle persone comuni, che, secoli addietro, purtroppo non sapevano nè leggere nè scrivere e, ci si serviva di detti, magari in rima, per memorizzare quei concetti ritenuti importanti.

in Aprile, infatti, è vero che è arrivata ormai la Primavera, le belle giornate sono sempre più frequenti, ma è anche vero che ad esse si intervallano giornate più fresche, magari nuvolose, o addirittura piovose.

in questo mese dell’anno possiede ancora un certo grado di instabilità.

Ecco perchè ” Aprile non ti scoprire ” è un consiglio molto utile perchè ci mette in guarda: non bisogna subito vestirsi troppo leggeri, perchè purtroppo il tempo può cambiare da un momento all’altro e farci brutte sorprese, insomma possiamo rischiare per esempio di prendere un bel raffreddore perchè ci siamo “scoperti” troppo.

Come si sa, proverbi e vecchie sentenze racchiudono consigli e profonde verità. In questo caso, nulla risulta essere più vero, soprattutto quando a scoprirsi sono i bambini. I raffreddori da cambio di stagione, infatti, sono molto più comuni (e fastidiosi) di quanto si possa pensare.
La parola chiave, quindi, è gradualità. Spogliarsi sì, ma senza fretta.
Sì, dunque, alle attività all’aperto (sfruttando il numero maggiore di ore di luce), ma avendo sempre cura di essere ben coperti, di avere con sé una felpa o una giacca leggera da indossare caso mai dovesse alzarsi il vento o le temperature dovessero improvvisamente abbassarsi (per esempio, quando va via il sole) e portando sempre dietro una giacca da pioggia se il cielo dovesse essere coperto.
Quindi, aspettate un pò prima di posare gli indumenti più pesanti della stagione invernale: se non avete ancora effettuato a casa il cambio di stagione, aspettate ancora a farlo, perchè qualche maglia o soprabito più caldo potrebbe ancora servirvi.

Altri proverbi della cultura contadina relativi al mese di aprile sono

-Aprìl ógni góta l’é ‘n barìl.
(aprile ogni goccia è un barile)
-Aprìl piuvént, gràñ ridént.
(aprile piovoso grano rigoglioso)
-Aprile, dolce dormire.

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